Tuesday, May 16, 2006

I new post from adesso...

Da now, per go incontro to i ours innumerevoli visitors
che there seguono from tutto the mondo
We scriveremo the post half e half:
metà in inglese and metà in italiano...

in vero sense della word,
una word in english e one parola in italiano...

hope che not arrivino other visitatori from altri country

ci see presto
see voi soon

5 Comments:

Blogger lebo said...

Alle volte vedo cose che non ci sono_per fortuna sono un tipo ordinato.

3:20 PM  
Blogger emanuelepiera said...

Hai platealmente plagiato la citazione della rivista medica 'Assuefazione': -Alle volte sento cose che non ci sono, per fortuna mi sono disintossicato-, la quale aveva plagiato la citazione della rivista di psicologia freudiana 'Si sdrai': -Alle volte sento voci che non ci sono, per fortuna è colpa di mia madre- che plagiava la rivista di sessuologia cattolica 'Più aspetti meglio è', -Alle volte sono un tipo ordinario, per fortuna vedo cose che non ci sono, amen-

5:11 PM  
Blogger lebo said...

INTRVISTAd'ARTISTA
Ti va di raccontarci come sei diventato un attore di film hard e perché?
“Semplicemente per passione, un po’ come Max e Valentino nel mondo delle moto, delle competizioni… L’hard era quello che volevo fare fin da ragazzino. Ho iniziato nell’85 a Parigi, quando la videocassetta non era ancora “protagonista”; all’epoca i film hard venivano proiettati solo nelle sale cinematografiche ed era quindi molto difficile conoscere i produttori dei film così come era “vietato” approcciare a questo mondo. Una sera, entrando in un locale per scambisti, ho incontrato Gabriel Pontello, personaggio chiave nell’ambiente hard, il quale mi ha aperto la porta su questo mondo.

Cosa ti ha spinto verso questo mondo?
“Credo sia qualcosa di innato. Ricordo che da piccolo leggevo le riviste porno abbandonate ai margini delle stradine di campagna di Ortona (luogo di nascita di Rocco, ndr), buttate via dai camionisti; sfogliavo quelle pagine con grande curiosità, vedevo tutte quelle belle fighe, ma soprattutto mi piaceva il sesso che praticavano e pensavo che donne così dalle mie parti non c’erano. Sognavo di essere su quelle pagine, sul set insieme a loro…”

Come si diventa attore hard?
“Oggi è più semplice e difficile allo stesso tempo. Infatti se da un lato esistono molte manifestazioni per farsi conoscere nell’ambiente, pubblicizzate anche nei sempre più numerosi Erotic Shop (per esempio l’Oscar del Porno), dall’altro l’hard è ormai diventato una vera industria; pensa che si producono diecimila film negli Stati Uniti ed altrettanti in Europa; il mercato è enorme e si girano film anche in un giorno. I ritmi di lavorazione sono massacranti, tanto che la vita media di un’attrice è di soli sei mesi; per un attore invece, se riesce a gestirsi senza farsi fregare dall’euforia iniziale e dal conseguente calo fisico, può andare meglio… Tutto ciò ti aiuta a capire la situazione attuale.”

Cosa ti ha spinto a continuare questa professione?
“Soprattutto il piacere di farlo, il contatto con il sesso, la mia vita è sempre stata legata a questo argomento; quando andavo a scuola ero uno di quei ragazzi che guardava la nuova supplente immaginando una scena di sesso con lei… La mia sessualità è sempre stata molto attiva a prescindere dal lavoro che svolgevo così come l’immaginazione ha sempre spaziato in ogni situazione dove esisteva una componente sessuale: l’unica condizione in cui non ho potuto pensare a questo, è stato quando ero imbarcato su una nave come marinaio con tutti uomini, quindi nessuna possibilità…
Ho sempre ritenuto che, nella vita, bisogna fare qualcosa per vivere: io l’ho trovato ed in più mi da piacere quello che faccio e quindi non posso che ritenermi fortunato. Il nostro è un lavoro, ed è anche difficile… Ti assicuro che, dopo essere stato su un set come spettatore, capiresti quello che sto dicendo… In molti mi hanno detto che la mia è una professione dura, basta scambiarsi i ruoli e pensare a cosa avresti fatto in una certa situazione, in mezzo ad altre persone… Certo è un lavoro che si impara, bisogna essere dotati e non solo dal punto di vista sessuale, elemento che non è il più importante; si deve essere portati naturalmente al sesso e poi c’è una tecnica da imparare, visto che la scena non dura dieci minuti e non puoi raggiungere l’orgasmo quando vuoi. La scena dura quanto decide il regista: può andare avanti per una o per otto ore e se non sai gestirti, diventa complicato… Ma, una volta che hai imparato la tecnica, tutto diventa naturale.”

Parlaci delle donne e degli uomini che incontri sul set…
“Da circa dieci anni sono anche produttore e da diciassette faccio questo lavoro. Oggi posso dire di divertirmi davvero, mentre all’inizio ero un attore hard “diretto” da un regista che aveva un suo modo di vedere la scena… Alla fine, in un qualsiasi film, vedi quello che il regista vuole farti vedere. In tanti anni ho potuto esprimere una marea di fantasie o situazioni di ogni tipo, proprio come nel mio ultimo film “SupermotHard”, in cui, mentre i piloti girano in pista, io faccio sesso in un camper… Quello che mi piace è fare sesso vero: in un film hard non puoi solo recitare perché diventerebbe banale, pornografico nel senso assoluto del termine, una vera e propria presa per il culo. Allora è pornografia tanto il politico che ti raggira raccontandoti delle cazzate… quanto un film hard, in cui due persone, tra le quali non c’è intesa, vengono pagate per fare sesso di scarsa qualità, senza curarsi di come viene fatto, cosa che poi viene intuita dallo spettatore. A me piace invece lavorare sulla “testa” della donna, oltre che mettere insieme la gente sul set. La cosa più difficile per un regista come me infatti, è trovare le persone giuste; basta mettere in un gruppo un uomo o una donna o una persona sbagliata che tutto viene compromesso.
È un po’ come fare sesso con una donna che non ti attira e con una che ti fa uscire fuori di testa; quella che “senti” meno, non ti appagherà, a prescindere dalla tua bravura…”

La più grande difficoltà di un attore hard…
“Attualmente, in questa fase di tanto lavoro, è la mancanza di uomini. C’è molta richiesta per i film ma pochi sono veramente in grado di stare su un set e svolgere questa professione. Le ragazze invece sono tantissime, anche per via della breve vita professionale di un’attrice. Ma la più grande difficoltà di un attore hard, risiede nel trovare una donna che condivida la tua scelta; conosco molti attori nel mio mondo ma quasi tutti sono dei single, perché è difficile trovare una persona che capisca davvero ciò che fai… Molti hanno provato ed altrettanti hanno fallito.
Per quanto mi riguarda sono sposato ed ho due figli e sono sicuramente un’eccezione. Non ho mai cercato una moglie né una famiglia: tutto è avvenuto naturalmente..”

Hai mai fatto brutte figure sul set?
“Alcune volte, quando magari ero ammalato… Ho girato anche con quaranta di febbre ma non ho mai abbandonato il set per questo. È sempre stata, in quelle situazioni, una lotta tra me e “lui”, un rapporto di orgoglio tra noi due…”

Ti sei mai sentito un “diverso”?
“Si, fin dal primo giorno in cui decisi di fare questo lavoro. Ricordo che il medico di famiglia mi diceva di lasciar perdere finché ero in tempo, perché gli altri mi avrebbero ghettizzato… Per un momento mi sono chiesto se io avevo sbagliato o se erano gli altri a non aver capito un cazzo; poi ho fatto solo quello che sentivo ed ora sono in molti a scrivermi per fare dei film. Il vero problema in Italia è il muro sull’argomento: ho lavorato con i francesi (i numeri uno per l’hard), gli americani, gli spagnoli, i tedeschi ma solo gli italiani si fanno mille problemi… I ragazzi arrivano su set e sono preoccupati per i giudizi della famiglia; ho avuto a che fare con gente sposata o poliziotti che poi mi hanno chiesto di toglierli dalla scena, creandomi non pochi problemi. Non ultimo il gruppo di “Elio e le storie tese” che mi ha chiamato per girare un film. Alla fine delle riprese mi sono sentito dire che la mamma di uno di loro sarebbe morta di infarto mentre la ragazza di un altro lo avrebbe lasciato… e pensa che avevano solo suonato e cantato in una scena hard! Mi sorprese molto l’atteggiamento visto che nelle loro canzoni si parla spesso di sesso. Elio si incazzò molto per questo visto che la scelta di fare un film fu dell’intero gruppo, ma poi… Questo mi ha fatto capire molto sulla mentalità italiana.”

Il tuo lavoro ti ha mai creato problemi in famiglia, con i tuoi amici?
“Mia moglie mi ha conosciuto per quello che sono e per ciò che faccio… Come tutte le coppie abbiamo alti e bassi.

5:12 AM  
Blogger emanuelepiera said...

i'm fine denghiu, and how are voi?
attend with ansia. baci.

8:54 PM  
Blogger emanuelepiera said...

very bene!
it's very exciting...
attendiam il loro arrivo on line...
p. and e.

11:12 AM  

Post a Comment

<< Home